Note sull’autore: GAETANO FRITTITTA
Il Laurel & Hardy story si affaccia sul Web per la prima volta nel lontano 1997 ed è stato il primo sito internet italiano dedicato a Stanlio & Ollio.
Stanlio e Ollio mi hanno sempre affascinato sin dall”infanzia quando la coppia comica dalla Tv strappava irrefrenabili risa. Grazie all’avvento di internet sono riuscito ad avvicinarmi al mondo telematico trovando sul Web un utile strumento di comunicazione e poter così finalmente esprimere la mia capacità creativa realizzando, più di venti anni fa (era il 15 ottobre del 1997), il mio primo sito internet che ho voluto dedicare alla coppia comica più straordinaria di tutti i tempi: il Laurel & Hardy story.
In quegli anni i siti Internet erano estremamente “artigianali”; sfruttando gli editor grafici di linguaggio HTLM, qualsiasi dilettante era in grado di produrre un sito gradevole e funzionale. D’altra parte Internet era nata per il mondo prima militare e poi scientifico, dove grossi requisiti in termini di usabilità, piacevolezza ed ergonomia non erano richiesti. Il passaggio ad un approccio più professionale, e soprattutto più competitivo, ha fatto nascere l’esigenza di studi approfonditi e specialistici per rendere il sito un successo fra milioni di altri siti. Si è diffusa così la realizzazione di Siti Web basati su un Sistema di Gestione dei Contenuti (CMS) cioè su un'applicazione che permette di gestire dinamicamente il contenuto del Sito Web stesso.
I CMS offrono a chi gestisce il sito, la semplicità e la facilità nell'inserimento dei contenuti ed a chi naviga, una forte interattività. La possibilità di aggiornare i contenuti di un Sito Web Dinamico attraverso un'area riservata non richiede nessuna competenza specifica HTML o di linguaggi di programmazione particolari: questo consente all'Utente abilitato di gestire ogni area del sito con estrema semplicità.
Questo sito che state visitando è per l'appunto costruito con questo nuovo sistema.
Il primo sito storico invece, come già accennato, l'ho realizzato elaborando a mano il codice html e JavaScript per mezzo di un editor specializzato nella costruzione di pagine web. Anche la grafica è stata fatta tutta a mano aiutandomi col noto programma Photoshop che tutt'ora utilizzo ancora .
Molte le persone che nei primi anni di vita del Laurel & Hardy story hanno contribuito alla crescita e al successo del Portale, ognuno col suo bagaglio di sapere fra cui ricordo alcuni nomi che ringrazio vivamente. Ringrazio dunque Alessandro Rossini, Benedetto Gemma, Andrea Ciaffaroni, Nunzia Portacelli, il Prof. Giuliano Bruscagnin, l’Avv. Antonio Costa Barbè e altri di cui ormai ho dimenticato i nomi.
Fino a qualche anno fa invece ha collaborato Lorenzo Tremarelli, oggi studioso di cinema muto di inizio secolo (‘900), che si è iscritto al Forum di Laurel & Hardy story quando era ancora molto giovane. Ricordo che ci seguiva con interesse ed entusiasmo. Oggi scrive libri sul cinema comico americano. Potete leggere i suoi interessanti articoli seguendo il menù “Approfondimenti“.
Alcuni anni fa il Portale, a causa di un bug presente nel template del sito, ha subito un attacco hacker con conseguente perdita dell’intero sito web. Per fortuna avevo un backup e oggi (siamo nel 2024) sono riuscito finalmente a trovare il tempo di ripristinarlo e aggiungere alcune innovazioni.
Che dire di Stanlio e Ollio? Dire che sono grandiosi è addirittura poco. Sono due geni, due geni assoluti, e il fatto che le loro comiche siano apprezzate anche dopo decenni, da grandi e piccini, è lì a dimostrarlo. Io sono tutt’altro che piccino ormai, eppure guardo ogni volta le loro comiche con immutato divertimento, anche se ormai le conosco praticamente a memoria.
Ricordo in un filmato casalingo, Stan era ripreso seduto nel giardino della sua abitazione, mentre sua figlia giocava sul prato. Laurel fumava una sigaretta e ogni tanto guardava dentro il portacenere, con meticolosità. Poi ha scaricato la cenere sul prato ed è tornato ad osservare da vicino l”interno del portacenere, prima di riporlo sul tavolo. A girare il filmato fu sicuramente un membro della famiglia, ma la scena e i tempi erano da set. “Manovrava” un gesto quotidiano e banale imponendogli una rilevanza da microracconto. Forse il segreto era questo. Saper raccontare, a modo loro, la vita quotidiana e ricordandoci, con il Camera Look di Hardy, il commento muto di fronte alle calamità di ogni giorno che ognuno di noi produce davanti allo specchio, o al collega d”ufficio. Laurel & Hardy non avevano un personaggio precostituito imposto da necessità commerciali o sociali, essi si sono “dati” al pubblico con la loro essenza umana, per quello che realmente erano. La psicologia italiana degli anni ” 70 si è interrogata sul conflitto tra persona e personaggio: Laurel & Hardy hanno anticipato una soluzione per quel conflitto ed io la rigiro a tutti i fans perché ne possano ancora discutere oggi, nell”era della “immagine“, del “look” a tutti i costi e della comunicazione globale.