Cosa sono i Film Antologici o di Montaggio? Eccolo spiegato in questa pagina: CLICCA QUI

Film di montaggio risalente al 1947 comprendente i corti

  • IL REGALO DI NOZZE (ME AND MY PAL, 1933)
    Ollio, in procinto di sposarsi, ritarda la partecipazione alla cerimonia che lo vede protagonista per un motivo molto originale: completare un puzzle regalatogli da Stanlio!
  • OSPITI INATTESI “SCRAM!”, 1932)
    n gentile ubriacone decide di ospitare Stanlio e Ollio a casa propria, ma per errore, a causa dei fumi dell’alcol, li porta in quella di un giudice che aveva intimato loro di lasciare la città.
  • HOG WILD (Un marito servizievole)
    Ollio deve sistemare l’antenna della radio sul tetto: l’arrivo di Stanlio per dargli una mano, peggiorerà la situazione.
  • PERCHE’ LAVORI? (ONE GOOD TURN, 1931)
    Ridotti in povertà, Stanlio e Ollio sono sfamati da una vedova e si convincono erroneamente che lei abbia bisogno di aiuto finanziario.
  • Distribuzione: Variey Film; successivamente Incocine
  • Prima cinematografica italiana: 31 agosto 1947
  • Durata 70 minuti circa
  • Voci italiane: Mauro Zambuto per Stanlio e Alberto Sordi per Ollio
Quello che state per leggere è estrapolato dall’opuscolo in pdf “Diari di Cineclub n.81” – S.O.S. Stanlio e Ollio: Il recupero del film antologico Via Convento (1947) a cura Enzo Pio Pignatiello e Simone Santilli. Il documento integrale lo potete leggere e scaricare gratuitamente sul sito academia.edu

Via convento apparve nelle sale cinematografiche italiane nel secondo dopoguerra (1947). Il film era ricavato abbinando tre cortometraggi comici già usciti in Italia negli anni ‘30 ma adattati con nuovo doppiaggio – “Scram” (1932), “Me and My Pal” (1933) e “One Good Turn” (1931), riuniti tra di loro da alcuni raccordi narrativi che suggeriscono un’ideale continuità tra le vicende. La cosa più importante, però, è che costituiscono una divertente testimonianza di quelle brevi comiche in cui con più continuità risaltava l’arte di Laurel e Hardy. Le comiche da venti minuti erano infatti in auge fino all’inizio degli anni Trenta, e venivano proiettate nelle sale come “fuori programma” durante gli spettacoli. Interessanti alcune vicende relative alla confezione del film di montaggio da parte della Società di distribuzione “Variety Film” (la sede italiana era a Roma in via Curtatone), perfettamente ricostruibili sulla base della documentazione conservata presso la Direzione Generale del Cinema del MiBAC1 . I tre corti vennero importati da New York con Bolletta Doganale di importazione N.50 – Serie A – del 4 luglio 1946, e la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Sezione per la Cinematografia negò per ben tre volte, alle pur insistenti richieste della Variety, il nulla osta di circolazione per il film, affermando che non fosse possibile autorizzare la programmazione dei tre vecchi atti come un unico film dal titolo titolo “Via convento” ma che si potevano soltanto rinnovare i nulla osta per i tre distinti cortometraggi; inoltre specificava che “i tre atti, così come sono stati rabberciati, mostrano d’acchito la loro diversa origine e non sembra che valgano a dare ad essi organica unicità le poco appropriate frasi esplicative, apposte alla fine di ogni atto, che ne vorrebbero legare le differenti azioni, allo scopo di dare ad esse quella ininterrotta continuità narrativa di cui mancano”, pur “non presentando essi elementi censurabili dal punto di vista morale e politico”…Alla ennesima richiesta da parte del Direttore e del Presidente della Variety, del 30 maggio 1947, che notavano come “si osserva che già furono concessi tali adattamenti, e , d’altra parte la sottoscritta ebbe a sostenere delle spese, sia per il nuovo doppiaggio del film stesso”, la Commissione di revisione cinematografica autorizzò finalmente la concessione del nulla osta di circolazione per il lungometraggio il 14 giugno 1947. Piuttosto inclementi furono i giudizi del Centro Cattolico, che bollò il film come adatto per soli adulti: “Dal punto di vista morale rileviamo che le sequenze relative all’ubriaco riportato a casa e più ancora quelle relative alla donna ubriaca, costituiscono uno spettacolo tutt’altro che edificante, e impongono delle riserve. Si consente tuttavia la visione del film in sala pubblica, limitandola agli adulti” (Segnalazioni del Centro Cattolico Cinematografico, vol. XXI, Disp. 14, ottobre 1947, p.110).
Continua….

Potete approfondire l’argomento andando a scaricare il PDF integrale dal sito: https://www.academia.edu


La scheda che state per leggere è il risultato di un lavoro di ricerca  e archiviazione frutto di anni di intenso lavoro portato avanti da persone che hanno una conoscenza approfondita su Laurel e Hardy.
La ricerca riporta la data del 2005. Successivi aggiornamenti, se ad oggi presenti, non sono riportati.

Il Film è stato facilmente rintracciabile in Vhs. Come è avvenuto per i precedenti film di montaggio, i dialoghi originali sono stati in alcuni punti cambiati per collegare insieme i cortometraggi. Per fare un esempio, nel film One Good Turn Oliver dice a Stan: “Sono passati i tempi di Via Convento!“, riferendosi a quando erano ricchi, nel primo cortometraggio Me and My Pal. Ovvio che vedendo da solo l’episodio One Good Turn, la frase perde di qualunque significato. C’è da dire che la comica Hog Wild sembra stata essere inserita nel film in un secondo momento dato che non presenta nessun tipo di collegamento con le altre comiche ed è in cattive condizioni, a differenza degli altri corti.

Fonte: Il Club Noi Siamo Le Colonne, I Film Antologici di Stanlio & Ollio a cura di Benedetto Gemma con la collaborazione di Alessandro Rossini, Tiziano Medici, Andrea Ciaffaroni, Antonio Costa Barbè, Walter Gualdrini.

Progetto S.O.S. Stanlio e Ollio: salviamo le versioni italiane dei film di Laurel & Hardy (Enzo Pio Pignatiello)

Dal Canale YouTube: SOS Stanlio e Ollio

S.O.S. Stanlio e Ollio: il recupero del film antologico “VIA CONVENTO” (1947)

Antologia di two reels scelti tra quelli del periodo più proficuo e fantasioso del duo Stan Laurel & Oliver Hardy e il cui titolo si rifaceva in chiave parodica al leggendario kolossal e successo cinematografico hollywoodiano «Via col vento» (Gone with the Wind, 1939), “Via convento” apparve nelle sale cinematografiche italiane nel secondo dopoguerra (1947). Il film era ricavato abbinando tre cortometraggi comici già usciti in Italia negli anni ’30 ma adattati con nuovo doppiaggio – Scram, Me and My Pal e One Good Turn. In quest’ultimo, di James W. Horne, Stanlio e Ollio, vittime della Depressione, si sentono paladini di tutte le cause perse, regalandoci fotogrammi indimenticabili, intrisi di humor e comicità. L’intera colonna sonora del film è stata ricostruita a partire da più elementi sopravvissuti in pellicola 35mm (ad eccezione di soli 10 secondi di dialogo andati perduti, probabilmente già sullo stesso negativo, reintegrati in inglese con sottotitoli in italiano), e anche mediante lo studio e la digitalizzazione di pellicole 16mm conservate in archivi privati e pubblici. Il doppiaggio in questione riporta le voci di Alberto Sordi e Mauro Zambuto, tornato ora al suo massimo splendore per questo titolo grazie al progetto SOS STANLIO E OLLIO.