Dopo il perduto ALL FOR NOTHING (gennaio 1928), Charley Chase è costretto da Roach a cambiare di nuovo regista. Tutte le energie dello studio erano indirizzate a migliorare i film della neonata serie di Laurel e Hardy e l’ormai navigato James Parrott viene trasferito a dare il suo contributo sui set della coppia. Charley Chase, con una serie collaudata che ormai andava avanti da quattro anni, avrebbe dovuto badare a se stesso. Come regista gli venne assegnato Fred Guiol, un mestierante che aveva cominciato allo studio già nell’epoca di Harold Lloyd e che comunque si rivela per Chase un ottimo collaboratore. THE FAMILY GROUP (febbraio ’28), primo film di Chase diretto da Guiol, è soltanto parzialmente sopravvissuto. Un sunto del secondo rullo si può rintracciare nell’antologia di Robert Youngson Four Clowns. Anche sulla restante parte di questo film sono arrivato ad ottenere informazioni che mi riservo di pubblicare in un apposito libro dedicato, se ce ne sarà occasione. ACHING YOUTH (marzo ’28) in Europa è sopravvissuto in più di una copia. Una di esse è presente nell’archivio dell’Eye Film Institute di Amsterdam. Nel film una signora vuole fare una sorpresa a suo marito nel giorno del suo compleanno e acquista una radio che dovrà installare in casa proprio Charley, il quale inizierà a provare simpatia per la figlia Edna Marion. LIMOUSINE LOVE (aprile ’28), uno dei pochi titoli di questa fase editi in DVD, capolavoro formato tascabile, viene girato in modo sorprendentemente moderno. Una cosa che non ho ancora sottolineato si riferisce all’ottima fattura registica, fra riprese e inquadrature, che contraddistingue il Charley Chase di questo periodo, ma anche alcuni film coevi di Max Davidson e Laurel e Hardy. C’era qualcuno che sarebbe diventato un grande regista tra i cameramen: George Stevens. Nel film Charley deve andare alle sue nozze (con tanto di sposa che l’aspetta all’altare) ma si trova una bella ragazza nuda nei sedili anteriori dell’auto. L’imbarazzo arriva al culmine quando suo marito (Edgar Kennedy) gli chiede un passaggio. Questo capolavoro d’arte comica mette alla berlina convinzioni, tabù e ipocrisie sul sesso e le relazioni dell’uomo medio con una libertà impressionante, inedito spiffero d’aria fresca e pulita. In una delle sue ultime commedie mute, Chase decide di dissacrare completamente il mito del matrimonio con geniale semplicità e senza che il suo personaggio ne abbia reale cognizione. Molti dei corti successivi paiono davvero inesorabilmente scomparsi. Mi riferisco a THE FIGHT PEST (maggio ’28), in cui Chase esplora un personaggio del tutto nuovo, cialtrone e invadente. Gli ultimi muti di Chase lo vedono cambiare spesso regista e tentare di sperimentare nuove strade. Nell’autunno 1928 escono una serie di film oggi perduti, la cui trama è stata descritta nel mio libro Hal Roach: le migliori commedie del periodo muto con l’ausilio delle cutting continuities.

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