Charles Joseph Parrott viene al mondo il 20 ottobre 1893 a Baltimora, nel Maryland. Cinque anni dopo, nel 1898, nasce suo fratello James. Pèrdono il padre nel 1903 e per esigenze economiche Charles inizia a lavorare ancora bambino, anche come comico di strada. Nel 1910, neanche diciassettenne, ha già formato parte del suo repertorio di attore brillante. Infatti canta, balla e sa gestire diversi strumenti musicali, come il banjo e il sassofono. Nel 1912 interpreta Buffalo Bill sulle note di “The Railroad Rag“. L’anno dopo entra nel cinema comico ma nonostante le eccezionali premesse non riesce a sfondare. Era alto 1 e 85, magro con le spalle larghe e gli occhi chiari. Forse troppo bello per far ridere? Lavora alla Al Christie, alla Universal, alla famigerata Keystone (anche in piccole parti nei film del primo Chaplin), cerca di farsi un nome come protagonista ma non riesce mai a farsi notare come vorrebbe, anche per via della giovanissima età. Per fare esperienza decide allora di mettersi dietro la macchina da presa. Lavora alla Fox nelle comiche di Hank Mann e Lee Morris. Ma rimaneva sostanzialmente un freelance e passava da uno studio all’altro, da una serie all’altra. Era ansioso di scoprire i segreti dell’arte comica, conoscerne tutti i filoni, assaporarne gusti e sapori. Nel 1918 conosce Oliver Hardy e lo dirige alla Bulls Eye nei cortometraggi del più talentuoso degli imitatori di Charlie Chaplin, il prolificissimo Billy West. Nel luglio di quello stesso anno partorisce un due rulli geniale nel quale appare anche come attore: MARRIED TO ORDER (distribuito nelle sale solo due anni dopo, nel 1920). Invecchia il ventiseienne Oliver Hardy e lo trasforma in un cinquantenne sciocco, presbite e iracondo, lo dota di occhiali senza stanghette (i pince-nez ottocenteschi, con le due lenti unite da una molla), con una figlia (Rosemary Theby) innamorata dello sventurato da lui interpretato.

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