Molti anni dopo Peter Bogdanovich gli chiederà Come lavoravi con Chase? Allo stesso modo in cui avresti lavorato con Laurel e Hardy?. McCarey prontamente risponderà: No, era molto diverso. Lui aveva più esperienza di me. Mi diceva che dovevo addestrarmi a essere come un reporter che deve scrivere una rubrica quotidiana. Sali in macchina, vai al lavoro, e non hai idea di quello che farai. Man mano che ti avvicini allo studio, la pressione sale, il cervello ti si mette in moto, e quando arrivi ai cancelli non vedi l’ora di cominciare a dettare. Ed era tutto completamente originale: mai comprato un foglio di carta da nessuno. Lui ed io scrivevamo tutte le storie. Naturalmente, mettevamo un bel po’ di noi stessi nel lavoro. La coppia Chase-McCarey sforna quindi le sue prime leccornie di gran classe. Tra le loro prime collaborazioni, APRIL FOOL (maggio 1924) e STOLEN GOODS (giugno 1924) sono le più divertenti. Ma soprattutto il personaggio stava cambiando. La comicità di Charley Chase avrebbe sempre mantenuto qualcosa in comune con quella di Harold Lloyd. Le figure erano entrambe di bell’aspetto, medio-borghesi, la storia raccontata veniva prima delle gag che non risultavano mai episodiche ma costruite su misura per integrarsi perfettamente con la narrazione, la quale si mostrava sempre plausibile e realista. Tuttavia le differenze erano notevoli. Pare come se Chase si fosse chiesto: come posso liberarmi dal romanticismo di Harold Lloyd? Come posso creare storie diverse? La risposta sta nel riderci sopra. Harold Lloyd era in tutto e per tutto un bravo ragazzo. In fin dei conti lo era anche Charley Chase ma a pensarci proprio bene.. non così tanto! Se Lloyd nei suoi film da principio doveva conquistare la ragazza, Chase spesso l’aveva già fatto prima dell’inizio del film stesso. Non un punto di arrivo ma un punto di partenza. Tutto quello che stava intorno doveva far ridere. Sembra come se Chase volesse sussurrarci all’orecchio di non prendere troppo sul serio noi stessi.

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